giovedì 27 febbraio 2014

Gli Dei - Narciso

Del mito di Narciso esistono diverse versioni, tre principalmente, ma entrambettrè concordano che fosse un grandissimo stro giovane crudele che sdegnava chiunque lo amasse.
Era figlio di una ninfa e di un dio fluviale (oppure di Selene, la Luna, e di Endimione) e si dice fosse bellissimo, tanto da attirare sia l'amore dei fanciulli che delle fanciulle.
Secondo alcuni fu punito per aver provocato la morte del giovane Aminia, a cui Narciso diede una spada per uccidersi - cosa che il ragazzo fece, ma non prima di averlo maledetto in ventordici lingue e aver invocato su di lui la punizione divina;
secondo altri (Ovidio, per essere precisi) respinse crudelmente la ninfa Eco, che si consumò dal dolore a tal punto che di lei rimase solo la voce.
Narciso venne punito facendolo innamorare della propria immagine riflessa nell'acqua di un fiume: volendo raggiungere cotanta bellezza cadde e vi annegò. Stacce.

venerdì 21 febbraio 2014

Gli Dei - Astrea

Probabilmente il nome in sè non vi dirà nulla...
se vi dicessi che è l'incarnazione della Giustizia?
(coro di "Aaaah!" "Eh! Sapevo io!" "Io lo volevo dire, ma è arrivato prima lui...")

Identificata anche col nome di Dike, a volte è enumerata fra i figli di Zeus, a volte come progenie di Astreo e di Eos, l'Aurora.
Narra Ovidio che Astrea vivesse in mezzo agli uomini nella mitica Età dell'Oro, ma si fosse da essi allontanata per il disgusto che provava nei confronti della loro degenerazione morale, accompagnata dalla sorella Pudicizia. Solo un caso, credo.
Risalì dunque in cielo sotto forma della costellazione della Vergine, le 9 stelle che si vedono nell'illustrazione. La loro posizione è basata sulla loro reale ubicazione nel cielo (appunto astronomico: la Vergine si osserva da febbraio a luglio) e la stella più grande è Spica, quella in basso a destra, che prende il nome dalla spiga di grano (spica, appunto, in latino) che Astrea porta in mano secondo l'iconografia tradizionale.

martedì 18 febbraio 2014

Rivelazione

Un acquerello che ho disegnato prima di Natale... e dipinto stamattina.
Ci ho i miei tempi pure io.
A parte tutto, devo essere particolarmente ispirata per dipingere (e soprattutto avere una scrivania libera e a mia disposizione, cosa che - con due fratelli che studiano - è aVdua) e gli acquerelli mi mettono sempre soggezione, vuoi perché se fai un errore non puoi correggere, vuoi perché comunque non li padroneggio ancora... insomma, sono ogni volta una bella sfida.
Il soggetto è stato ispirato dalla puntata di Superquark dedicata a Michelangelo: non è il mio pittore preferito, ci sono molti altri che prediligo per l'uso dei colori, il realismo e la tecnica, ma inspiegabilmente appena ne parlano mi vien voglia di disegnare. 
L'ho disegnata mentre guardavo "La Papessa" alla tv... forse per quello il tema è pseudo religioso.
I colori del vestito della giovine sono quelli dell'Assunta di Tiziano: il rosso rappresenta il mondo immanente e il blu il mondo trascendente.
Curiosità: ho nominato il file "stoinbottatotale.jpg". Indovinate perché.

venerdì 7 febbraio 2014

Gli Eroi - Perseo

Perché solo Dei? Anche gli Eroi hanno fatto la loro parte, in qualsiasi mitologia.
Non conosco molto delle culture all'infuori di quella egizia e greco-romana (urge documenDazione!), ma nelle mitologie succitate gli Eroi sono sempre figli di un/una mortale e di un dio o dea.
In questo caso Perseo (detto amichevolmente Porsèo, che in veneto vuol dire maiale) è figlio di Zeus e Danae, figlia di Acrisio re di Argo, che fu visitata dal Portafulmini sotto forma di pioggia dorata. 
Si dice che dopo quell'occasione una donna, che non voleva rimanerci ogni volta che pioveva, inventò l'ombrello.
A parte le cagate che m'invento io di sana pianta, era stato predetto ad Acrisio che sarebbe stato ucciso da Perseo, perciò per evitarsi una morte ignominiosa spedì la figlia con pargolo a seguito alla deriva nel mar Egeo in una cassa. Chiusa. Certo.
Comunque, si arenarono su una spiaggia e vennero accolti dal re Polidette: Perseo crebbe fortissimo e bellissimo, e Danae si fece ancora più bella, al punto che il re, per averla tutta per sè, chiese a Perseo la testa della gorgone Medusa per poterselo levare un po' dalle bal di torno.
Perseo lo prese in parola.