venerdì 8 aprile 2011

Venus Verticordia

Per fare un degno regalo di compleanno a mia madre (e per farmi abbondantemente male da sola) ho pensato di realizzare un...un..."qualcosa" ispirato da uno dei miei quadri preferiti, la "Venus Verticordia" di Dante Gabriel Rossetti (l'originale: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Venus_Verticordia_-_Dante_Rossetti_-_1866.jpg).
Non speravo nemmeno di avvicinarmi all'originale, in quanto a realizzazione e risultati, ma come ho già detto è stata più che altro una fonte d'ispirazione per il tema.

Le matite: realizzate con matita 2B su carta ruvida 300 gr/mq. Ho preferito mantenerle un po' sporche: la grafite in eccesso mi ha poi aiutato con le ombreggiature, diluendosi con il colore.



Prima stesura del colore: come base ho usato una terra di siena bruciata che è molto utile per ottenere un colore vicino all'incarnato naturale. Sul fondo l'ho poi rinforzato con della terra d'ombra bruciata e del nero avorio.



Seconda stesura: ho scurito le ombre sul corpo con la terra d'ombra e ho passato una mano di vermiglione misto a terra d'ombra per i capelli. Le rose sono in cremisi, mentre i fiori non meglio identificati alla base sono cremisi mischiato a vermiglione, giusto per far notare la differenza fra i due tipi di infiorescenze. Le farfalle e l'aureola hanno una base di terra di siena bruciata, coperta poi da una mano di giallo cadmio scuro.



Terza stesura: ho aggiunto il verde delle foglie, fatto con blu oltremare e giallo cadmio scuro, ho rinforzato ancora le ombreggiature su capelli e corpo con la terra d'ombra e ho reso i capelli più rossi con una mano di vermiglione nei punti in cui sono in luce. Per il fondo ho passato una velatura di nero.



Ritocchi: ho aggiunto qualche ombretta qui e là, e alla fine ho semplicemente dato dei tocchi con della tempera bianca per evidenziare i punti di luce, soprattutto sulle rose e sulle farfalle.



Tempo totale di realizzazione: 7 ore e un'anticchia. Il più è stato attendere che si asciugasse il colore: ad un certo punto credevo che la carta mi avrebbe urlato "BASTA!", tanto la stavo inzuppando...

5 commenti:

Akire ha detto...

Ah come ti capisco!! anche io a volte ho il terrore di annacquare troppo la carta per via di tutti quegli strati su strati su strati...
Comunque, non sarà come il dipinto di Dante Rossetti (anche perché in ogni caso tecnica e colori son totalmente diversi), ma devo dire che la tua versione di questo dipinto ha un suo fascino personale!
Tua mamma ne sarà fiera immagino! Anche perché me lo immagino appeso ad una parete di casa tua con una bella cornice e non ci starebbe per niente male! ;)

Giovanna Seccafien ha detto...

; ____ ; CHE BELLO....

Giorgia Basso ha detto...

Mia madre? Pff... mi ha chiesto per ben due volte se non mi fossi sbagliata, perché le ho disegnato una donna con la tetta de fòri: "Ma non è che l'hai fatta per papà?"
"No, mamma, tranquilla...è una Venere...come quella del Botticelli"
"Ma a me della Venere del Botticelli piace il viso, non la tetta!" (ridendo)
E morta lì. Non credo mi abbia ringraziato.
Comunque ha cominciato a farmi schifo 6 ore dopo averlo finito XD

Giovanna Seccafien ha detto...

AHAHAHAHA!!!!!XD Che fuori, la mamma!!!!Beh, 6 ore è un record, di solito a me i miei disegni non piacciono più appena li ho finiti! :)
Cmq "criticare" è una prerogativa delle mamme, direttamente o indirettamente!E anche delle nonne...la mia, quando le mostro un disegno mi fa: "Ma chi l'ha fatto?", e io "Io nonna", "Ma và?". Pausa. "Vado a mostrare i miei esami del sangue al dottore", "Nonna, io sono un dottore", "Non dire sciocchezze, parlo di un dottore vero".

Giorgia Basso ha detto...

Che nonnina simpatica :D e sì che lei c'era, quando ti han proclamata.