Ritorniamo con la rubrica più amata dai grecisti - o dagli egittologi, dipende dal giorno: questa volta il fortunato protagonista è Ermes - Mercurio per i Romani - il famoso giovinciuello dai calzari alati.
Figlio di Zeus e di Maia, già da piccolissimo (appena nato, dicono i miti) comincia a fare lo stronz esercitare su uomini e dei la sua scaltrezza: si narra che ad appena un giorno di età riuscì a raggirare il dio Apollo e a rubargli una mandria di buoi sotto al naso, mandria che poi si tenne scambiandola con la lira che aveva appena inventato. Per di più era un grandioso tombeur de femmes (non metto accenti, ché risulterebbero ad minchiam) come il paparino Zeus. Piccoli delinquenti crescono, insomma.
E' il protettore dei viaggi e dei commerci, e inoltre è una divinità psicopompa - come Ecate - cioè un tramite fra il mondo dei vivi e il regno dei morti. Suoi simboli tradizionali sono il caduceo e i calzari alati: ci sarebbe anche il copricapo alato, ma faccio mea culpa per la dimenticanza.
Penso non se la prenderà troppo.
*il cielo comincia a rombare e tuonare*